Chi Siamo - Real Circolo Francesco II di Borbone

“Il Real Circolo Francesco II di Borbone, nasce nel 150 ° anniversario dell’Unità d’Italia, con l’intento di colmare il vuoto, evidenziato da una lettura storica del periodo ancora poco critica e troppo schiacciata dalla pedante retorica risorgimentale da una parte; da un revisionismo becero, polemico, controproducente e privo di equilibrio dall’altra.

Siamo una comunità per tutti coloro che sono alla ricerca della verità e alla riscoperta della cultura dell’antica patria, della storia del Regno delle Due Sicilie e dei suoi valori identitari per la nascita di una classe dirigente in grado di contribuire alla crescita civile, culturale ed economica delle popolazioni nel solco delle comuni radici cristiane.

Lontani dallo stereotipo del revanchismo, della lugubre e sterile celebrazione del passato fine a sé stessa, caro a certo associazionismo, il Real Circolo, nel rivalutare le tradizioni, la storia, le radici e la cultura del Meridione, vuole essere proiettato nel presente e nel futuro, coniugando il bagaglio culturale con il progresso.

Ci siamo posti sempre la domanda, su come coniugare al presente, questa grande eredità che abbiamo ricevuto dalla nostra lunga storia, abbiamo sempre sentito dire che per guardare al futuro, dobbiamo attingere al nostro passato e per sapere dove andiamo, dobbiamo sapere da dove veniamo.

Ebbene siamo partiti proprio da questo assunto, dalla riflessione che se ci rivolgiamo alla nostra storia, le due Sicilie sono state una nazione di primati in campo economico, sociale, artistico e industriale. Quindi vogliamo far tesoro di ciò, volgendo questa tradizione al futuro, coniugandola all’innovazione, per guardare avanti e fare qualcosa di concreto nel presente e nel futuro.

Per questo la nostra attività è volta a valorizzare le eccellenze delle Due Sicilie, nel campo culturale ed economico di oggi, al fine di dare continuità al discorso storico e renderlo attuale. Un patrimonio culturale e identitario che ha continuato a vivere ben oltre il dissolvimento del regno, che attraverso varie vicissitudini durava dal 1131. L’eredità e il patrimonio che restano, sono nostro dovere curare e mantenere vivi, per poterli trasmettere intatti alle generazioni future. Ci sentiamo vivi ed attuali e proiettati verso il futuro, solo così riusciremo ad scrollarci di dosso la polvere dell’oblìo, con il quale hanno cercato di farci dimenticare.

Vogliamo che il nostro messaggio sia percepito come qualcosa di attuale e concreto dalle generazioni di oggi e da quelle che costituiranno la società del domani, pertanto non relegato in circoli ristretti, o percepito come qualcosa che appartiene ad un passato remoto.

“..Ma io non rinnego e giammai rinnegherò quelli che combattono in mio nome, ed io mi porrò, quando l’istante sarà giunto, alla loro testa per riconquistare il mio scettro e combattere i nemici della mia patria.” Dal punto di vista delle idee, queste parole di Francesco II ci stimolano ad interpretarne oggi il vero significato, non già di una guerra armata, nel senso letterale della parola, quanto piuttosto in quello autentico, nello spirito di questo monarca cristiano: di combattere con le idee i nemici della nostra cultura e tradizione, della famiglia, delle nostre radici cristiane, di opporci alla secolarizzazione della società e delle idee.